Ecografia muscolo scheletrica

Nell’ambito della diagnostica per immagini l’ecografia è la metodica che utilizza gli ultrasuoni, ovvero onde sonore a frequenza elevata generate da una trasduttore ecografico

Essa possiede i seguenti vantaggi:

-assenza di radiazioni ionizzanti usate nella radiologia tradizionale e nella TC

-ottima risoluzione spaziale di strutture appartenenti al sistema muscolo scheletrico, grazie all’utilizzo di sonde dedicate in continuo progresso tecnologico, in grado di consentire uno studio approfondito delle sedi articolari, tendinee, muscolari e nervose che si intende indagare

-capacità di studiare queste strutture non solo in fase statica con articolazione e tendini fermi e muscoli in fase di rilassamento, ma anche in dinamica, ovvero imprimendo, durante l’esame, movimenti articolari per lo studio di condizioni di conflitto osteotendineo e condizioni di instabilità tendinea o nervosa oppure facendo eseguire contrazioni muscolari isometriche e isotoniche per uno studio approfondito di lesioni muscolari

-capacita’, mediante l’utilizzo di una funzione specifica (power doppler) di evidenziare e quantificare eventuali incrementi del microcircolo, caratteristici e indicativi di condizioni infiammatorie presenti nelle strutture in esame

-capacità di discriminare, mediante software dedicato (elastosonografia), il grado di elasticità propria dei tessuti molli indagati , ovvero la capacità di subire deformazioni per azione di forze esterne che sono rappresentate da pressioni progressive esercitate con la sonda ecografica sulla sede esaminata, e di tornare alla forma originale. Viene cosi’ misurata dal sistema la deformazione subita e viene generata , in real time, una mappa che rappresenta l’ elasticità della struttura esaminata sotto forma di immagine a colori. In questa mappa ad un determinato colore corrisponde un certo grado di elasticità (nella scala di riferimento al blu corrisponde la minor elasticita’ e quindi “durezza” di quel tessuto e al rosso la massima elasticità; i colori rappresentativi di elasticità intermedie sono rappresentati dal verde e dal giallo). L’elastosonografia consente:

di acquisire informazioni aggiuntive rispetto al B mode nell’esame dei tendini posizionati in superficie

un follow up delle lesioni muscolari durante e dopo una terapia e risulta particolarmente utile per una corretta ripresa dell’attività sportiva specie negli atleti agonisti.

-possibilità di monitorare il comportamento della malattia alla visita di controllo

-possibilità di usufruire di una “guida visiva” durante le manovre di artrocentesi e di infiltrazione garantendo, fatto molto importante quando viene trattata una struttura profonda, il perfetto posizionamento dell’ago nella sede prescelta e la certezza di evitare possibili lesioni a carico di strutture delicate quali i vasi e i nervi